Un libro ritenuto da molti critici difficile e perfino inadatto, a causa del finale e delle tematiche, che è giunto alla settima edizione e che viene capito e apprezzato anche da bambini di scuola elementare; un libro sull' handicap più diffuso, la solitudine che deriva dalla difficoltà di comunicazione...

 

 

Il libro è stato tolto dal catalogo della casa editrice.

Caro Romolo, ti diciamo "caro" perché tale per noi sei diventato; ci hai accompagnato per alcune settimane in un percorso di conoscenza e di crescita personale perché l'incontro con l'altro, con la sua diversità, che appartiene a noi tutti, è l'opportunità che la vita ci offre per capire meglio chi siamo e per trasformarci.

Dopo la tua malattia i tuoi genitori, la signora Carla, le persone che entravano nella tua casa vedevano in te soltanto ciò che mancava, le tue disabilità.
Noi invece abbiamo guardato oltre, abbiamo capito che non bisogna giudicare una persona per come appare, ma per come è dentro e ti abbiamo conosciuto interiormente, anche attraverso la voce di Bit, uno dei tuoi amici immaginari.
Bit sei tu, vero Romolo?


Non sei di una razza diversa come tu vuoi far credere, sei un ragazzo come noi, con tante paure, tante insicurezze, che però diversamente da noi non ha ricevuto dalla famiglia quello sguardo amorevole fondamentale per aver fiducia in se stessi, crescere con coraggio e affrontare la vita.

sappiamo che hai paura di vivere, ma noi crediamo in te, pensiamo che sarai in grado di far uscire dal tuo bozzolo quella forza interiore che ti trasformerà in una farfalla capace di abbandonare l'isola e di volare in alto verso la vita, accompagnato in questa avventura da tanti nuovi amici: noi, per esempio!

Classe Prima sez. D, Scuola media di Porto Mantovano, 7 aprile 2008