FARE TEATRO IN AULA
"I bambini nella casa della guerra"
IL TESTO


Quando la scuola non è attrezzata con un'aula magna o un piccolo auditorium, se si vuole allestire uno spettacolo non rimane che fare le prove nell'aula. Si spostano i banchi lungo le pareti, si fanno sedere gli alunni sui banchi o sul pavimento, si fa ruotare lo sguardo con espressione preoccupata sui venticinque elementi della compagnia i cui occhi brillano di curiosità e di voglia di entrare in azione... e si comincia.


gli scatoloni che diventeranno la casa della guerra

A ottobre è cominciata l'avventura con la classe Quinta Verjus di Oleggio. Raccomandazioni iniziali: il teatro è anzitutto disciplina, rispetto per gli altri, collaborazione... il teatro lo si fa solo con la passione e l'impegno responsabile e quindi se qualcuno... il teatro è emozione forte, e so che qualcuno di voi si sente imbarazzato, teme di non farcela, ha paura del pubblico... piccolezze che si superano con facilità... il teatro è fatica, occorre attenzione costante, memorizzazione di parole e gesti e movimenti... il teatro è gioia, è entusiasmo, è soddisfazione...

Corro l'avventura assieme alla maestra Gianna che all'inizio è un po' preoccupata per la vivacità dei suoi alunni. Ma io ho già visto che può rivelarsi una vivacità positiva, se incanalata nel giusto modo. L'assegnazione delle parti è abbastanza veloce. Si faranno solo alcuni aggiustamenti nel giro di una quindicina di giorni e ci sarà solo una crisi risolta anche questa in fretta e senza conseguenze. Siamo soddisfatti.


lo "specchio" degli incubi

Prima di affrontare il testo propongo alcuni giochi espressivi. Servono a rendere meno traumatico l'impatto con la recitazione e trasmettono alcune idee di base: il rapporto con il pubblico, la voce, la consapevolezza dello spazio scenico...
Le prime prove sono sempre un poco deludenti. I piccoli attori presentano una serie di problemi:
- pronuncia le battute senza inflessione e senza rivolgersi ad alcuno
- un filo di voce quasi impercettibile
- staticità
- distrazione continua
- motricità disastrosa, carenza di coordinazione
- eccetera


la futura casa della guerra


il primo bozzetto della casa della guerra

Il primo obiettivo è la memorizzazione, perché non si impara con il copione in mano. Ma non presenta mai problemi. Porto le prime musiche. Il teatro sarà fatto dalla drammatizzazione, dalle suggestioni della musica e degli effetti sonori, dalle semplici coreografie, dalle filastrocche, da una canzone.


Bubi, Bilia e Brigitta

Il testo piace, li emoziona (bambini in fuga dalla guerra assaliti da un'orda di zombi, mentre una mamma e un papà li cercano... i bambini uccisi dalla guerra, tutti vestiti di rosso... gli incubi che spaventano i bambini dai quali sono spaventati... la vittima. la bambola Brigitta...). La musica è stata scelta anche in base ai loro gusti. Sono brani di effetto e immediatezza, che devono colpire nella breve durata. Per gli zombi presento brani di metal ed è subito successo. Sentono il ritmo, che gli appartiene, sono stimolati a una presenza scenica forte, selvaggia.


gli zombi all'assalto della casa dei bambini

Non c'è mai un calo di entusiasmo e a dicembre si vedono buoni risultati: insicurezze e timidezze lasciate alle spalle, maggiore attenzione a ciò che avviene sulla scena, maggiore convinzione espressiva... Teatro in aula... e dove mettere il pubblico? e quando "si esce di scena" dove si va? I riferimenti mutano, perché il gruppo è numeroso e non si possono tenere tutti gli alunni da una parte. succede che una volta il pubblico è di qua, la volta successiva di là... Ma poi tutto si aggiusterà. Siamo ancora in cantiere.


l'aula

Si stende il primo elenco:
BAMBINI: pigiama, coperta, zaino
ZOMBI: vestiti stracciati, cappelli da uomo o bandane
BAMBINE VESTITE DI ROSSO: vestiti rossi diversi
INCUBI: poncho nero, cerone bianco / tuta bianca
MAMMA E PAPA': vestiti da adulti impolverati
- 5 aereomodelli per le bambine vestite di rosso
- orso Bubi, scimmia Bilia e bambola Brigitta (smontabile)
- zaino di Francesco con: mezzo panino secco, due biscotti sbriciolati, una melaammaccata, tre caramelle
- armi zombi: 4 bastoni con alabarde, 4 bastoni con bandiere nere
- casa della guerra con: scopa, catino, cassetta frutta
- specchio di compensato rivestito
- aerei di carta
- bandiere bianche per le bambine vestite di rosso.


pausa

Alcune cose sono già cambiate. Invece dello specchio useremo i mascheroni che c'erano già in aula. I costumi degli incubi sono ancora da decidere. L'albero spoglio sarà un albero vero. La casa verrà costruita da Gianna durante le vacanze di Pasqua.


gli zombi contro i bambini

IL FINALE. Ho proposto ai ragazzi diverse musiche e insieme abbiamo scelto: un rock da cantare e ballare, la canzone per le dichiarazioni pacifiste e quella per gli aerei di carta, la canzone per le presentazioni.
Lo spettacolo ormai c'è e siamo solo a metà gennaio. Da ora fino a maggio miglioreremo l'interpretazione individuale, cercando l'emozione vera, la partecipazione convinta a una situazione di paura e disperazione.
L'aula deve trasformarsi in un campo di battaglia.
Ognuno deve cercare dentro di sé, nella mimica facciale, nella postura e nell'intonazione della voce la verità di quello che sta interpretando/vivendo... nell'aula che invece è la città bombardata, è la casa della guerra, è...

ALCUNI BOZZETTI DEGLI ALUNNI

:
 
MARZO 2008

Lo spettacolo è pronto. Proviamo nell'atrio della scuola dove lo spazio è maggiore. Le interazioni tra i gruppi finalmente risaltano e si possono definire meglio le coreografie. Si rifiniscono le singole scene e soprattutto si cura l'espressività dei momenti che richiedono una comprensione e una partecipazione emotiva. I ragazzi non sono ancora stanchi di provare e riprovare e accettano volentieri e con pazienza le continue migliorie. La recitazione si è fatta più sciolta, la memoria è immediata e le tecniche per un efficace rapporto con il pubblico sono ormai acquisite.

Sabato 29 Gianna viene da me e prendiamo le ultime decisioni su costumi e scenografia. Nel pomeriggio, con la collaborazione del marito, costruirà la casa e mi fa vedere il progetto. Mi porta il modello delle locandine (in rilievo!) e decidiamo che ogni alunno ne farà una, la esporrà in un negozio e poi la ritirerà per avere un ricordo. Mi porta anche le maschere per le "bambine vestite di rosso" che ha realizzato con bende e gesso modellandole sul viso delle alunne. Le consegno le spade e le lance per gli zombi da pitturare di rosso.

 

 
ED ECCO LA CASA DELLA GUERRA
IN COSTRUZIONE

17 MAGGIO 2008 TEATRO COMUNALE DI OLEGGIO